sabato 19 ottobre 2024

 


Il teppismo degli scismatici ucraini sale di livello: cattedrale sequestrata a mano armata

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Questa è la cattedrale di san Michele a Cherkassy. O per lo meno, lo era fino al 17 ottobre 2024, quando circa un centinaio di uomini in tute mimetiche (e molti con passamontagna) l'hanno occupata, sparando gas lacrimogeni, picchiando i fedeli che la stavano difendendo (e che nonostante l'inferiorità numerica – erano in maggioranza donne anziane – sono riusciti a respingere il primo assalto), e alla fine hanno malmenato anche il metropolita Feodosij. Vi preghiamo di osservare il teppista che spara con una pistola a gas lacrimogeni proprio davanti al metropolita, in mezzo alla chiesa:

(screenshot del minuto 0:13 di questo video)

Una volta abbandonata la chiesa, il metropolita Feodosij ha annunciato che assieme ai fedeli se n'è andata anche la grazia ecclesiale. La cattedrale è ora un luogo dissacrato.

In una trasmissione online di Radio Svoboda (ovvero "Radio Libertà", un vero inno all'ipocrisia), i sequestratori si sono fatti ritrarre mentre, piantate bandiere ucraine sul coro e in mezzo alla navata, hanno servito una funzione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" con uno stuolo di "preti", disposti a fianco di "soldati" in mimetica, in perfetto accordo con le regole canoniche di anzianità clericale. Per radunare così tanti "preti", la struttura di Dumenko deve averli fatti venire da molte parti, o forse si sono semplicemente tolti la mimetica e il passamontagna... Giova ricordarlo, questi sono i "chierici" benedetti da Bartolomeo (il patriarca che inaugura statue alla sua umiltà).

 

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Bilancio del sequestro della cattedrale di Cherkassy

  Pubblicato : Padre Ambrogio / Vedi >  Apri la notizia del blog
 

Ecco il risultato netto del recente atto di teppismo a Cherkassy: 26 feriti, di cui 14 (incluso il metropolita Feodosij) sono stati curati in ambulatorio, mentre 12 hanno dovuto essere ricoverati in ospedale.

"Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome" (Lc 21:12).

 

giovedì 10 ottobre 2024

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Una ricerca scientifica ri-data la Sindone di Torino al I secolo

  Pubblicato : Padre Ambrogio 
 

I ricercatori Liberato de Caro e Cinzia Giannini (nella foto) dell'Istituto di Cristallografia di Bari hanno sottoposto una minuscola fibra della Sindone di Torino a una datazione tramite la tecnologia del Wide-Angle X-ray Scattering (WAXS), che misura il degrado strutturale e l'invecchiamento dei materiali antichi. "È una specie di radiografia, simile al tipo di scansione che si farebbe su un osso per vedere se c'è una frattura. Ma questa radiografia penetra il materiale molto in profondità per analizzarlo a livello microscopico", afferma il Prof. De Caro. "Col tempo, la struttura del materiale si degrada. Da questo possiamo capire quanto tempo è passato e quindi datare l'oggetto". La datazione riportata dall'apparecchio è di circa 2000 anni fa, e c'è una sorprendente corrispondenza con una simile analisi su un brandello di lino proveniente dalla fortezza di Masada, conquistata dai romani nel 73 d.C. Il brandello di stoffa di Masada è stato datato tra il 55 e il 74 d.C.

Sulla rivista peer-reviewed Heritage dell'agosto 2022, gli scienziati hanno affermato: "Il grado di invecchiamento naturale della cellulosa che costituisce il lino del campione esaminato, ottenuto tramite analisi a raggi X, ha mostrato che il tessuto della Sindone di Torino è molto più antico dei sette secoli proposti dalla datazione al radiocarbonio del 1988. I risultati sperimentali sono compatibili con l'ipotesi che la Sindone di Torino sia una reliquia di 2000 anni, come supposto dalla tradizione cristiana".

Cosa significa questo risultato nella controversia sulla Sindone?

1) In primo luogo, un ridimensionamento della insistente (e in molti casi fideistica) narrativa sorta dai risultati della datazione al radiocarbonio del 1988. Oggi chi sostiene l'autenticità della Sindone non potrà più essere accusato di attaccamento oscurantista a leggende tardive.

2) In secondo luogo, la distruzione della dicotomia "autentica reliquia o mero falso medioevale" (come se non fosse possibile alcuna altra ipotesi intermedia), che ha fatto schierare gli studiosi anti-autenticisti su una sola possibile linea di ragionamento. I risultati del team di Bari sono molto meno dogmatici nelle loro affermazioni: se anche il lino viene fatto risalire al I secolo d.C., questo non dice ancora nulla della natura dell'immagine e della sua formazione.

3) In terzo luogo, una possibilità di riesame futuro: a differenza del test del radiocarbonio, la tecnologia del WAXS non è distruttiva, e i campioni della Sindone di Torino e del lino di Masada sono ancora intatti, e conservati presso l'Università di Padova.

4) Infine, si delinea una strada ancora molto in salita. In un mondo onesto, la notizia della ricerca pubblicata oltre due anni fa avrebbe fatto il giro del mondo (e dei media) in poche settimane, mentre ancora oggi molti tra i semplici interessati al fenomeno della Sindone di Torino ne sono ancora all'oscuro. Questo dovrebbe farci riflettere su quanto siano onesti i rappresentanti di un'ideologia che afferma di voler liberare il mondo dalle superstizioni medioevali.

 

mercoledì 18 settembre 2024

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 Pasqua "con i cattolici": emozione, coincidenza o preoccupazione?

del vescovo Petru (Pruteanu)

Teologie.net, 11 settembre 2024

Quasi ogni giorno ricevo messaggi sulla "celebrazione della Pasqua CON i cattolici" nel 2025. A questo proposito devo fare alcune importanti precisazioni:

1) La preposizione "CON" può avere il significato di "INSIEME A", ma anche "ALLO STESSO TEMPO / CONTEMPORANEAMENTE CON". Fate attenzione alle sfumature e non lasciatevi manipolare dai "complottisti", perché le due interpretazioni significano cose totalmente diverse! In ogni caso, celebriamo la Pasqua ALLO STESSO TEMPO CON i cattolici romani una volta ogni pochi anni (2010, 2011, 2014, 2017, 2025, 2028, 2031, ecc.) e questo non ha nulla a che fare con "accordi ecumenici", ma solo con matematica e astronomia. Per esempio, gli ortodossi di nuovo calendario celebrano il Natale INSIEME (cioè in comunione con) gli ortodossi di vecchio calendaro e viceversa, anche se alla fine non lo celebrano CONTEMPORANEAMENTE a loro. D’altra parte, ciò che si festeggia CONTEMPORANEAMENTE – per esempio il Natale a Bucarest e ad Atene rispetto a quello a Roma, non significa automaticamente INSIEME. Allo stesso modo, da quasi cento anni la Chiesa ortodossa di Finlandia celebra la Pasqua INSIEME ai cattolici romani (e ai luterani), ma rimane ortodossa e in comunione con gli ortodossi, non con il Vaticano. Quindi prestate attenzione alla preposizione "CON" e a cosa significa in un caso o nell'altro.

2) Il patriarca di Costantinopoli non può decidere qualcosa in nome di tutti gli ortodossi (nemmeno quelli di lingua/etnia greca), e se, attraverso un consenso pan-ortodosso (impossibile al momento!) si raggiungerà un accordo per celebrare la Pasqua CONTEMPORANEAMENTE con i cristiani in Occidente, come volevano anche i Padri del primo Concilio ecumenico, ciò non significherà necessariamente una caduta dall'Ortodossia perché, in questo caso, perfino san Policarpo di Smirne (discepolo di san Giovanni il Teologo, † 155 d.C.) non sarebbe ortodosso. Del resto, stando alle dichiarazioni del patriarca Bartolomeo, i cattolici romani sono pronti ad accettare il "calcolo ortodosso" (anche se meno accurato dal punto di vista scientifico) e non il contrario. Se siamo arrivati a temere il fatto che i cattolici romani accettino insegnamenti e tradizioni ortodosse, allora abbiamo davvero un problema!

3) Personalmente credo che ognuno si atterrà al proprio calcolo e alla propria tradizione, e la celebrazione simultanea nel 2025 sarà una semplice coincidenza simbolica, come ce ne sono state molte altre. Purtroppo (o forse per fortuna) i cristiani di oggi non sono più capaci di riforme come quella del primo Concilio ecumenico, soprattutto perché non c’è un imperatore che imponga tali decisioni come leggi statali, e questo va interpretato piuttosto come una presa in giro dell’eredità lasciata da quel Concilio, piuttosto che un modo di rendergli onore!

4) Superare questo problema in un senso (giuliano) o in un altro (gregoriano) non significa automaticamente il ripristino della comunione dogmatica ed eucaristica. La differenza nella celebrazione della Pasqua tra Oriente e Occidente si manifestò solo alla fine del XVI secolo, e la comunione eucaristica si sciolse nell'XI secolo a causa di ben più gravi problemi dogmatici e canonici non ancora superati. Quindi, per la riconciliazione e la piena comunione tra ortodossi e cattolici romani, occorre molto di più dell'uniformità della data della Pasqua, che è una questione importante, ma non essenziale. Sarebbe assurdo pensare a una "unità pasquale" con i cattolici romani, in un tempo in cui non esiste unità canonica ed eucaristica tra gli ortodossi!

5) Non vedo come sarebbe possibile ripristinare la comunione eucaristica tra Roma e Costantinopoli senza superare le differenze dogmatiche e un consenso pan-ortodosso al riguardo. Se, per esempio, adesso il patriarca Bartolomeo concelebrasse con il papa – e non parliamo di un Tedeum formale (come potrebbe essere organizzato a Nicea nel maggio 2025), ma di una Liturgia e di una comunione eucaristica – sicuramente questo non sarebbe accettato dalla maggioranza dei chierici e dei fedeli del Patriarcato di Costantinopoli (che comprende il Monte Athos) e ancor meno dai chierici e dai fedeli delle altre Chiese locali; il patriarca di Costantinopoli non ha alcuna influenza per imporre la sua posizione sulle altre Chiese locali. Sono convinto che il patriarca Bartolomeo lo capisca e quindi, anche se sarà esercitata pressione politica su di lui, non arriverà a una simile escalation.

La mia opinione è che nel 2025, a parte alcune dichiarazioni formali e nessuna conseguenza pragmatica, non accadrà assolutamente nulla. E coloro che cercano pretesti per dichiararsi "non commemoranti" o "veri ortodossi", d'ora in poi dovrebbero pensare a ragioni più serie.

 

venerdì 24 settembre 2021

Chiesa ortodossa
Parrocchia San Giovanni di Kronstadt
Castrovillari:

Domenica 26 settembre ore 9,30 DIVINA LITURGIA.

Lunedi 27 settembre:
Festa della Esaltatazione della Vivificante Croce del Signore
Ore 9,30 DIVINA lITURGIA
Al termine processione.

 

mercoledì 5 agosto 2020

  Chiesa Ortodossa 

 Patriarcato di Mosca

Parrocchia

San Giovanni di Kronstadt

Palazzo Gallo

 P.zza Vittorio Em. II 

 Castrovillari (cs)

 Calendario Ufficiature

del mese di AGOSTO

2020

CELEBRAZIONI DEL MESE DI AGOSTO 2020

VENERDI 14 AGOSTO  — Inizio del digiuno della Dormizione – Divina Liturgia ore 09,30 – Processione della preziosa e vivificante Croce de Signore.

DOMENICA 16 AGOSTO  — Tono I - Divina Liturgia: Ore 09.30   

MERCOLEDI 19 AGOSTO Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo – Divina Liturgia ore 09,30

DOMENICA 23 AGOSTO – Tono II – Divina Liturgia: ore 09,30

VENERDI 28 AGOSTODormizione della Santissima Genitrice di Dio – Divina Liturgia Ore 09,30      Processione con l’Epitafio della festa

DOMENICA 30 AGOSTO  Tono III – Divina Liturgia: Ore Ore 09,30