venerdì 26 marzo 2010



PATRIARCATO DI MOSCA
PARROCCHIA ORTODOSSA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT

P.zzo GALLO
(Corso Garibaldi)
CASTROVILLARI


Programma ed orario delle celebrazioni
da Domenica 28 Marzo a Domenica 4 Aprile

28 Marzo 2010 Domenica della Palme Divina Liturgia Ore 10.00
Inizia la Settimana Santa Mattutino Ore 17.30
29 Marzo 2010 Lunedi Mattutino Ore 17.30
30 Marzo 2010 Martedì Mattutino Ore 17.30
31 Marzo 2010 Mercoledì Mattutino Ore 17.30
01 Aprile 2010 Giovedi (12 Vangeli) Ore 17.00
02 Aprile 2010 Venerdì (Sepoltura di Gesù) Ore 17.00
03 Aprile 2010 Sabato (Confessioni) Ore 16.30

04 Aprile 2010
PASQUA DI RESURREZIONE

DIVINA LITURGIA - SFÂNTA LITURGHIE - БОЖЕСТЕННАЯ ЛИТУРГИЯ

ORE 10.00

ХРИСТОС ВОСКРЕСЕ - HRISTOS A ÎNVIAT - CRISTO Ė RISORTO

Padre Giovanni Capparelli (Cell.: 3280140556)

A TUTTI VOI FEDELI ORTODOSSI

BUONA PASQUA

lunedì 8 marzo 2010

Da un lettore anonimo: Corregga il titolo:Organo ufficiale della CHIESA ORTODOSSA RUSSA - Acquaformosa (Firmoza)

RISPOSTA:

In effetti se vai a vedere la targa della Parrocchia ad Acquaformosa ti accorgerai che c’è scritto: Chiesa Ortodossa Italo-Albanese del Patriarcato di Mosca. Ed il parroco che attualmente officia le celebrazioni è Arbëresh, dalla testa ai piedi, si vanta di essere tale, lo grida ai quattro venti, ma quello che più conta: è ritornato, Gloria a Dio, alla Santa Fede Ortodossa dei nostri Santi Padri.
Più onestà di così !!!!!! Cosa c’è di strano, siamo o non siamo ortodossi, siamo o non siamo Arbëreshë, i nostri Padri erano o non erano ortodossi, se poi siamo stati inseriti ed annessi con la forza alla chiesa latina, non è colpa mia, tanto meno nostra, nati dal 900 in poi. Eravamo ignoranti circa la nostra storia, ci siamo acculturati nel corso degli studi e siamo ritornati a respirare con i nostri Veri polmoni, i polmoni dell’ortodossia. Se a voi questo non interessa, o non vi fa né caldo né freddo, arrangiatevi, continuate a vivere nella falsità e continuate a far crescere i vostri figli nell’inganno e nella menzogna. Se a voi piace essere definiti, erroneamente, chiesa italo-albanese greco-cattolica o peggio ancora chiesa bizantina, a me personalmente non fa nessun effetto, anzi ripeto: né caldo né freddo. Una chiesa arbëreshe greco-cattolica, o bizantina, come se Bisanzio avesse avuto una sua chiesa ufficiale (infatti era un villaggio pagano), nel corso della nostra storia non si è mai vista, non si è potuta mai concepire, considerato che i nostri padri hanno combattuto, hanno sofferto, molti sono stati uccisi dai turchi e altri sono periti mentre attraversavano il Mar Ionio e l’Adriadico per andare in Grecia a farsi ordinare dai Vescosi Ortodossi, hanno lottato affinchè la loro identità greco-albanese-ortodossa fosse preservata dal latinismo imperante che vescovi e signorotti volevano cancellare e ridurre in schiavitù religiosa, come poi è successo in forma meno evidente, in quei fortunati paesi dove almeno il rito è stato preservato. E poi non si è ortodossi solo perché le chiese si stanno ortodossizzando, i preti si vestono come gli ortodossi, la Liturgia è quella ortodossa, ma si rimane sotto la giurisdizione del Patriarcato d’Occidente, cioè sotto Roma. Questo è soltanto un scimmiottare la vera ORTODOSSIA e vantarsi di essere diversi. Diversità che non libera dal giogo cattolico-latino.
Allora perché non parliamo di quei poveri e sventurati paesini italo-albanesi a cui è stato tolto anche la gioia di essere arbëreshë nel rito ed imposto e resi schiavi del rito latino? Perché non parliamo di questi paesi che nel corso dei secoli otre al rito hanno perso e dimenticato anche la storia, la lingua, le radici. Questo dovete raccontare ai vostri figli, ai vostri nipoti, anzi a voi stessi, e non che la Parrocchia Ortodossa Santa Caterina Megalomartire di Acquaformosa è del Patriarcato di Mosca. Far parte di questo Patriarcato è un onore ed un onere. Perché la nostra appartenenza non ci impedisce di raccontare a tutti gli Arbëreshë la realtà storica e religiosa che gli appartiene, ma che è nascosta per paure recondite. Noi possiamo farlo, anzi dobbiamo farlo, noi abbiamo il privilegio e l’obbligo di non essere dei bugiardi e degli spergiuri, noi dobbiamo raccontare la vera storia religiosa del nostro indomabile popolo, la nostra coscienza deve essere pulita, limpida e senza macchie. Come si dice: la campana suonando ha fatto il suo dovere, anche noi lo stiamo facendo: chi vuole ascoltarci venga perché la nostra Chiesa è la loro Chiesa. Chi vuole continuare a vivere nell’errore lo faccia pure, ma non critichi chi racconta la verità.
P. Giovanni Capparelli,
Arbëresh tra gli Arbëreshë, presbitero ortodosso della Chiesa Ortodossa Italo-Albanese del Patriarcato di Mosca e parroco della Parrocchia Ortodossa di Acquaformosa

lunedì 1 marzo 2010

Da Testimonianza Ortodossa

KOSMAS D’ETOLIA
Profezie & Didachè
Il libro ha il prologo
del primo dell’Epistasia della Sacra Montagna Ghèron Simeon e dell’igumeno del Sacro Monastero di Philotheou, Archimandrita Nicodimos.
PROFEZIE - BRANI
Raramente in un essere umano, si trovano riuniti così tanti carismi e tante virtù come in Kosmas. Principalmente, però, Dio gli diede il dono della profezia. E le lo diede insieme a tutte le altre virtù, per aiutarlo nel suo lavoro di missionario. Oggi possiamo constatare come il carisma della preveggenza fosse forte in lui. Infatti, san Kosmas profetizzò e videcose di difficile comprensione per la gente del suo tempo.
Vide, pur vivendo nel diciottesimo secolo, che gli uomini avrebbero concepito dei mezzi per volare e l’utilizzo di questi in guerra:
“Si vedranno volare uomini in cielo come uccelli e butteranno fuoco su altri uomini qui sulla terra, e quelli che sopravvivranno correranno ai cimiteri cercando di trovarvi rifugio gridando: “Uscite dalle tombe voi morti, per far entrare noi vivi” (l’aereo da guerra. La profezia si riferisce all’ultima guerra).
“Si vedrà un giorno che le persone si chiuderanno in grandi scatole sigillate e i loro genitori moriranno in solitudine in piccole casse. (Gli appartamenti residenziali e la mentalità odierna sugli anziani).
“Nel futuro si terranno sbarrate le porte egli uomini avranno paura ad uscire” (In passato la gente non chiudeva la porta di casa ma la accostava soltanto, il santo infatti si riferisce ai tempi odierni dove l’uomo vive con la paura di essere aggredito e derubato anche in casa propria).
Profezie sulla sciagura ambientale:“Nel futuro i nostri piatti saranno colmi di ogni ben di Dio ma le pietanze non saranno buone da mangiare”.“Possiederete di tutto ma non avrete il coraggio di mangiare”.

DIDACHE' - BRANI
IL SEGNO DELLA CROCE
Vi consiglio di costruire un komboskini con almeno 100 nodi, tutti voi, bambini e adulti, maschi e femmine, e, mentre lo tenete con la vostra mano sinistra, con la mano destra fate il segno della croce. Intanto dite: “Signore Gesù Cristo, Figlio e Logos del Dio vivente, attraverso le intercessioni della nostra Signora Vergine Maria e di tutti i santi, abbi misericordia di me, peccatore e indegno tuo servo”.
Il Padre Eterno ci ha donato la croce come arma per aiutarci ad aprire le porte del Paradiso e per scacciare i demoni, ma la nostra mano dovrà essere pura, senza peccati, perché solo con la purezza il Satana viene cacciato e brucia. In ogni momento, fratelli miei, anche mentre state lavorando, mangiando o facendo qualsiasi altra cosa, non dovete mancare di recitare quelle parole e di segnarvi con il segno della croce; ed è buono e santo pregare senza interruzione: all’alba appena alzati, durante il giorno e durante la notte.
Ascoltate, fratelli miei, come deve essere fatto, nella maniera giusta, il segno della croce e quale è il suo significato: in primo luogo, poiché la Trinità santa è Una e glorificata nel cielo dagli angeli, unite le tre dita della vostra mano destra e sollevate la mano in alto sulla vostra testa (perché la testa simboleggia il cielo) e dite: “Come gli angeli glorificano la santa Trinità nel cielo, così un servo indegno glorifica e adora la santa Trinità; e come le dita sono tre, separate e insieme, così è la santa Trinità: tre persone, ma un solo Dio”.Abbassando la mano all’altezza del vostro stomaco, dite: “Io ti adoro mio Dio, perché tu hai accondisceso a essere di carne nel grembo della Vergine Maria per salvarmi dai miei peccati”.Portate la vostra mano all’altezza della spalla destra e dite: “Io ti imploro, mio Dio, di assolvermi e mettermi sulla tua spalla destra, come uno dei giusti”.Portando la mano all’altezza della vostra spalla sinistra dite: “Io ti imploro mio Dio, non mettermi alla tua sinistra insieme ai peccatori”.Poi inchinatevi fi n giù in terra e dite: “Ti magnifico, Dio mio, ti adoro e ti venero e come Tu hai accettato la tomba, per amor mio, così io sono pronto per amore tuo”.Per ultimo vi alzate, manifestando la Risurrezione e dite: “Ti magnifico, mio Signore, ti adoro e ti venero, perché con la tua Risurrezione ci hai donato la vita eterna”.Questo è il significato della santissima croce.
VEDI SCHEDA LIBRO: http://www.ortodoxia.it/SAN%20KOSMAS%20D%92ETOLIA.htm
Ricordo che il libro è offerto dietro un piccolo rimborso spese.
I membri dell'associazione, sostenitori e simpatizzanti riceveranno il libro gratuitamente i prossimi giorni.

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