Diario dal Kossovo – 28 novembre 2013
Passo nel monastero di Decani le ultime ore prima della partenza. Il
mio viaggio nel Kossovo non si esaurisce con l’uscita dal paese, ma
prosegue su un mezzo di trasporto quanto mai insolito: uno dei camion
usati dall’Associazione Amici di Decani per portare gli aiuti umanitari
(soprattutto generi alimentari) generosamente donati da molti
benefattori italiani. La spedizione, denominata Trasporto Solidale 2.0,
dovrà raggiungere Durrësi (Durazzo) in serata, per imbarcarsi sul
traghetto per Bari. Non avrò verosimilmente collegamenti con Internet
per tenervi aggiornati sui dettagli di questa parte del viaggio, per cui
vi offro, a titolo di anticipo, la foto della cattedrale di Durrësi
(Chiesa ortodossa autocefala d’Albania), dedicata ai santi Paolo e
Asteio:
Sono molte le persone a cui devo essere profondamente grato per questo
viaggio; alcune di queste le avete viste durante le varie tappe del
viaggio, attraverso testi, collegamenti, foto e filmati; altre
probabilmente non desiderano troppa pubblicità per mezzo di questi
aggiornamenti di blog, ma tutti si meritano un riconoscimento speciale. E
quale riconoscimento è migliore di una raccomandazione diretta a un
sovrano?
Santo Re Stefano, intercedi presso Dio per i tuoi figli!
Al posto di un epilogo...
Qui finisce il viaggio di un singolo ortodosso italiano in Kossovo, ma
sicuramente nascerà in molti altri il desiderio di ripercorrere questi
sentieri (magari non tutti... ma confido di aver lasciato abbastanza
appigli per un pellegrinaggio significativo).
Non intendo stare a dire molto altro (diverrei facilmente noioso), ma
voglio almeno sgombrare il campo da una paura ricorrente e in massima
parte infondata: “oggi andare in Kossovo non è pericoloso?” Sicuramente è
un paese in cui covano ancora risentimenti e tensioni irrisolte, e di
fronte a tali situazioni bisogna usare una certa prudenza, ma dalla mia
esperienza posso dire (e sono stato nei punti più caldi...) di non
essere mai stato maltrattato o minacciato, né di essermi sentito a
disagio. Per la verità, dovrei pure confessare di avere subito un
attentato! All’uscita dall’ambasciata italiana a Pristina, nel tratto di
strada di fronte all’ambasciata della Repubblica di Macedonia, la
nostra auto è stata oggetto del lancio di... una palla di neve.
Probabilmente è lo stesso livello di rischio in cui un visitatore di
oggi può rischiare di imbattersi, nonostante tutte le cautele: un
insulto da parte di qualche ragazzotto, o cose del genere. In tutti
questi casi, la cosa migliore è affidarsi all’esperienza di chi il
Kossovo lo ha visto davanti ai suoi occhi per anni.
Il monastero di Decani aspetta i suoi visitatori dall’Italia con
un’accoglienza che oggi nessun altro monastero ortodosso può eguagliare:
la competenza nella lingua e cultura italiana che vi si respira è
superiore a quella che offrono alcuni luoghi di culto ortodossi in...
Italia. L’Associazione Amici di Decani è
pronta a farsi in quattro per offrire viaggi significativi e ricchi di
esperienza (e, non guasta dirlo, straordinariamente economici) a
chiunque voglia fare un’esperienza che segnerà profondamente la sua vita
e il suo cammino spirituale.
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