Metropolita Onufrij: connazionali, fermatevi!
Fonte: Ufficio stampa della Chiesa Ortodossa Ucraina
Metropolita Onufrij di Chernovtsy e Bucovina
Fermate l'aggressione; non usate le armi contro i vostri fratelli e compagni di fede! Dobbiamo renderci conto che nessuna idea politica vale la pena di uno spargimento di sangue
4 maggio 2014
Appello del locum tenens della cattedra metropolitana di Kiev, il
metropolita Onufrij di Chernovtsy e della Bucovina, in relazione ai
recenti avvenimenti in Ucraina.
Già da diversi mesi, l'Ucraina sta vivendo un'impegnativa prova. La
situazione rimane estremamente travagliata nelle regioni di Donetsk e
Lugansk. Spaventosi eventi sono avvenuti il 2 maggio a Odessa, dove, a
seguito di sanguinosi scontri e fuoco nella Casa dei Sindacati decine di
persone sono state uccise e centinaia di altre sono rimaste ferite.
La Chiesa ortodossa ucraina esprime le sue condoglianze alle famiglie
di tutte le vittime. Offriamo preghiere per il riposo dell'anima di chi
ci ha lasciato, e per la pronta guarigione dei feriti. L'amore di Dio
abbraccia tutti noi. Nell'oceano della Divina Misericordia scompaiono
tutti i nostri desideri e confronti terreni. Per questo la Chiesa di
Cristo non divide il suo gregge in base a nazionalità o preferenze
politiche. Preghiamo per tutti, a prescindere da quale lato della
barricata si siano trovati.
Durante tutti i mesi di crisi socio-politica in Ucraina, la nostra
Chiesa ha sempre chiesto la riconciliazione e ha cercato modi per
evitare spargimenti di sangue. Abbiamo fatto appello alle autorità dello
Stato e all'opposizione a cessare le ostilità e a sedersi al tavolo dei
negoziati.
La situazione politica nel paese è cambiata, ma la posizione della
Chiesa rimane invariata. Ancora una volta sollecitiamo sia il nuovo
potere sia la nuova opposizione a compiere ogni sforzo per fermare lo
spargimento di sangue. Ci appelliamo ancora una volta a voi, nostri
connazionali: fermatevi! Fermate l'aggressione, non usate le armi contro
i vostri fratelli e compagni di fede!
Dobbiamo renderci conto che nessuna idea politica vale uno spargimento
di sangue. Non si può costruire una società giusta sulla violenza,
l'aggressività e il confronto. Infatti, tra i cittadini dell'Ucraina ci
sono differenze significative: su questo non dobbiamo chiudere gli
occhi.
Tuttavia, la ricerca un terreno comune e un compromesso non va fatta
con le armi in mano, ma al tavolo dei negoziati. Ogni violenza genera
sempre e solo altra violenza. E ogni omicidio comporta nuove vittime.
Dobbiamo rompere questo circolo infernale e non dare al diavolo la
possibilità trasformare il nostro paese in un campo di guerra
fratricida.
In questo momento difficile, esorto i chierici della Chiesa ortodossa
ucraina a una posizione pastorale equilibrata e responsabile. Dobbiamo
ricordare che la missione della Chiesa è il Vangelo della
riconciliazione dell'uomo con Dio e dell'uomo con l'uomo. Il clero deve
fare uno sforzo per fermare l'escalation del conflitto.
Esorto tutti i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina a una fervente
preghiera. Preghiamo il nostro Signore Gesù Cristo, perché sotto la
protezione della sua purissima Madre arresti tra noi l'odio e il
fratricidio. Che la pace di Cristo e il perdono reciproco entrino nei
nostri cuori!
+ Onufrij, metropolita di Chernovtsy e Bucovina, locum tenens della cattedra metropolitana di Kiev
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