Non solo Egitto. Chiesa ortodossa sgombrata con forza in Albania
Le violenze contro i cristiani non riguardano solo l’Egitto ma
anche la “civilissima” Europa. Il 16 agosto, il giorno dopo la festa
della Dormizione della Theotokos, i funzionari governativi del distretto
di Permet in Albania hanno sgombrato violentemente la chiesa
dell’ingresso della Theotokos al Tempio, e impedito ai fedeli di
entrare.
La chiesa esiste dal XVII secolo, nel 1960 i comunisti albanesi
la trasformarono in un centro culturale. Nel 1996 la Corte Suprema
d’Albania stabilì l’appartenenza dell’edificio alla Chiesa ortodossa, e
da allora sono ripresi i servizi liturgici.
Diamo voce al dolore della Chiesa ortodossa albanese pubblicando
integralmente la dichiarazione ufficiale del clero della Metropoli di
Argirocastro.
Oggi a Permet la Comunità ortodossa è stata testimone dela più
brutale violazione della nozione stessa di democrazia e diritti umani,
in particolare del diritto alla libertà religiosa sancito dalla
Costituzione, nonché della violazione delle condizioni di base che
devono essere garantite in uno stato che garantisce la parità di
diritti.
Nella mattina di Venerdì 16 Agosto 2013, mentre tutta la Comunità
ortodossa continuava a celebrare la grande festa dellala Dormizione
della tutta Santa Vergine Maria, gruppi paramilitari (con l’aiuto di
dipendenti comunali e il sostegno silenzioso delle autorità comunali) si
sono macchiati di violenze sul clero e i fedeli di Permet, con il
pretesto di un’azione giudiziaria.
Tutta la nostra Chiesa protesta con i fedeli della parrocchia “Ingresso della tutta Santa Vergine Maria al Tempio” perché:
- Il clero di questa città è stato barbaramente picchiato;
- Ai fedeli è stato violentemente impedito di entrare nella loro chiesa per compiere il culto;
- Molti oggetti della chiesa sono stati rubati con il pretesto di esecuzione di una decisione giudiziaria prescritta da tempo;
- Gravi sacrilegi sono stati commessi da coloro che con forza sono
entrati in chiesa e hanno impropriamente maneggiato oggetti sacri
(icone, arredi sacri usati per il culto, ecc.).
Chi in questi luoghi detiene il potere ha agito con il solo scopo di
cacciare i fedeli dal loro luogo di culto, nonostante lo Stato abbia
ratificato l’accordo tra il Consiglio dei ministri e la Chiesa
autocefala ortodossa di Albania con leggi specifiche, dove particolare
priorità è data a garantire la libertà della Chiesa ad utilizzare i
propri luoghi santi per scopi di culto.
Noi alziamo le nostre voci per protestare, e dichiariamo che siamo
determinati a continuare i nostri sforzi, con ogni mezzo e metodi
possibili, perché il nostro diritto alla proprietà e all’uso gratuito
della chiesa parrocchiale, “Ingresso della tutta Santa Vergine Maria al
Tempio “, sia completamente garantito.
Queste forze oscure che hanno commesso questi atti violenti vanno
contro lo stato di diritto e lo spirito di tolleranza e di coesione
sociale. Chiediamo che ricevano la giusta punizione stabilita dalla
legge.
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