Parrocchia Ortodossa - San Arsenio di Cappadocia - Altomonte (CS - Italia))
giovedì 14 aprile 2011
lunedì 11 aprile 2011
CHIESA ORTODOSSA
PATRIARCATO DI MOSCA
PARROCCHIA
SAN GIOVANNI DI KRONSTADT
-CASTROVILLARI-
Care Sorelle, Cari Fratelli:
con la gioia che il Signore ci offre e che in ognuno di noi
risplende, con letizia ed esultanza, annuncio a tutti Voi
che Domenica 17 Aprile, Festa dell'Entrata
in Gerusalemme di Nostro Signore Gesù Cristo
(Domenica delle Palme),
CELEBREREMO
presso la nostra Chiesa parrocchiale, sita in Piazza Vittorio Em. II
Palazzo Gallo - in fondo C.so Garibaldi,
con inizio alle ore 10.00 la Divina Liturgia.Come sempre vi aspetto sempre più numerori per cantare le lodi a Dio. Vi chiedo di comunicarlo anche ai vostri amici, ai parenti e conoscenti.
In Cristo - p. Giovanni
martedì 5 aprile 2011
Dal sito della Chiesa Ortodossa d'Albania
Mesazh ngushëllimi
Komunitetit Bektashian të Shqipërisë
Komunitetit Bektashian të Shqipërisë
Tiranë më, 02.04.2011
Me dhimbje të madhe dhe hidhërim të thellë mësuam sot se u nda nga jeta shumë i dashuri Haxhi Dede Reshat Bardhi, Kryegjysh Botëror i Komunitetit Bektashian.
I shprehim ngushëllimet më të ndjera dhe të nxehta Komunitetit Bektashian, të cilin ai e drejtoi me urtësi dhe përkushtim, si dhe të afërmve të tij.
Do të kujtojmë gjithmonë me dashuri të sinqertë dhe vlerësim të veçantë personalitetin e tij fisnik, besimin dhe përkushtimin ndaj Zotit dhe popullit të Shqipërisë.
Gjithashtu, do jenë të paharruara miqësia dhe bashkëpunimi i ngushtë e i përzemërt për ringritjen e besimit dhe harmoninë fetare në vend, që na lidhën për dy dekada me radhë.
Kujtimi dhe trashëgimia e tij shpirtërore jemi të sigurt se do të jenë gjithmonë bekim dhe burim frymëzimi për Komunitetin Bektashian.
Lutemi që Zoti, të cilin ai e deshi që nga mosha fëminore, ta prehë me të drejtët shpirtin e tij të zgjedhur.
Për Kishën Orthodhokse Autoqefale të Shqipërisë
+Anastasi
Kryepiskopi i Tiranës, Durrësit dhe i gjithë Shqipërisë
Kryepiskopi i Tiranës, Durrësit dhe i gjithë Shqipërisë
Dalla Chiesa Ortodossa Russa
65 anniversario del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
Il 4 aprile 2011 ricorreva il 65 anniversario della fondazione di una delle più importanti strutture sinodali della Chiesa Ortodossa Russa, il Dipartimento per le relazioni esterne.
Esso infatti è stato costituito dal Sacro Sinodo il 4 aprile 1946, quando lo svilupparsi dei rapporti esterni della Chiesa Russa richiedeva l’istituzione di una struttura con questo compito specifico.
Il primo presidente del Dipartimento, negli anni 1946-1960 è stato il metropolita Nikolaj (Jarushevitch) di Krutitsy e Kolomna; dal 1960 al 1972 a capo del Dipartimento era il metropolita Nikodim (Rotov) di Leningrado e Novgorod; Dal 1972 al 1981 il posto di presidente del Dipartimento è stato occupato dal metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna e dal 1981 al 1989 dal metropolita Filaret (Vachromeev) di Minsk e della Bielorussia.
Dal 1989 al 2009 il Dipartimento è stato diretto dall’arcivescovo (dal 1991 metropolita) Kirill di Smolensk e Kaliningrad, attualmente Patriarca di Mosca e tutte le Russie. Il questo ventennio sono avvenuti cambiamenti sostanziali della struttura e attività del Dipartimento. Il dialogo con le autorità dello stato è entrato in una fase del tutto nuova, cosa che ha permesso di ottimizzare le relazioni stato-Chiesa, si sono ampliati e consolidati i contatti e la collaborazione con le organizzazioni politiche, sociali, scientifiche e culturali.
Il Dipartimento ha organizzato il lavoro di ideazione e elaborazione di un importante documento che presenta la posizione della Chiesa nei confronti di diversi fenomeni e problemi della vita sociale: I fondamenti della dottrina sociale della Chiesa Ortodossa Russa, adottato dal Concilio dei vescovi dell’anno 2000.
Nel 2007 con la firma dell’Atto di comunione canonica è stata ricostituita l’unità del Patriarcato di Mosca con la Chiesa Russa all’estero, a conclusione di lunghe consultazioni e trattative, svoltesi con l’attivo contributo del Dipartimento.
Allo scopo di poter assicurare un’assistenza pastorale ai fedeli della Chiesa Russa che per varie circostanze si trovano a vivere lontani dalla patria, il Dipartimento ha incrementato il numero delle parrocchie del Patriarcato di Mosca all’estero.
Dopo la morte del Patriarca Aleksij II, il 6 dicembre 2008 il Sacro Sinodo ha eletto Locum tenens il metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad; il 27 gennaio 2009 egli è stato eletto Patriarca dal Concilio locale della Chiesa Ortodossa Russa, e il 1 febbraio è stato intronizzato nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
Con decisione del Sacro Sinodo del 31 marzo 2009, nel quadro dell’ottimizzazione dell’attività delle strutture sinodali, sulla base del Dipartimento sono stati costituiti il Dipartimento per i rapporti tra la Chiesa e la società e la Direzione del Patriarcato per le strutture all’estero ai quali sono stati affidati parte dei compiti un tempo di competenza del Dipartimento per le relazioni esterne. La filiale del corso di dottorato dell’Accademia teologica di Mosca, che funzionava presso il Dipartimento è stata riorganizzata in Corso di master e dottorato della Chiesa Ortodossa Russa, intitolato ai santi Cirillo e Metodio.
Nella stessa occasione, il Sinodo ha nominato presidente del Dipartimento il vescovo Hilarion di Vienna e dell’Austria, attualmente metropolita di Volokolamsk, vicario della diocesi di Mosca.
Oggi il lavoro del Dipartimento è compiuto dai tre segretariati: per i rapporti inter-ortodossi, per i rapporti con le altre Chiese e comunità ecclesiali, e per i rapporti con gli stati esteri.
Lo stato e i compiti del Dipartimento sono stabiliti dallo Statuto della Chiesa Ortodossa Russa e dal Regolamento del Dipartimento stesso. Il Dipartimento dipende dal Patriarca e dal Sacro Sinodo che ne confermano ogni anno il programma. I documenti fondamentali che regolano l’attività del Dipartimento sono le decisioni del Concilio locale e del Concilio dei vescovi della Chiesa Russa, le direttive del Sinodo e i compiti straordinari affidati dal Patriarca.
Secondo una tradizione stabilitasi ormai da tempo, il Dipartimento festeggia i propri anniversari nel periodo dopo la Pasqua.
In occasione del 65 anniversario della costituzione del Dipartimento, la Fondazione di beneficenza intitolata a san Gregorio di Nazianzo ha decorato la facciata dell’edificio presso il monastero di san Daniele di Mosca, in cui ha sede il Dipartimento, con un mosaico, rappresentante la Vergine che stende il suo velo sul mondo.
Il 4 aprile 2011, nel giorno dell’anniversario della fondazione del Dipartimento, il suo presidente, metropolita Hilarion di Volokolamsk, ha tenuto una lezione all’Accademia teologica di Mosca sui rapporti inter-ortodossi.
domenica 3 aprile 2011
Dal sito amico: Eleousa .net
sabato 2 aprile 2011
IV Domenica di Quaresima
Domenica 03 Aprile 2011
Quarta Domenica di Quaresima
Domenica di San Giovanni Climaco
Tono IV – Digiuno con licenza di olio e vino
Liturgia di San Basilio
Antifone della festa:
1) Lettore: Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo,
1) Lettore: Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo,
ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste.
Coro: Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson
imàs.
2) Lettore: O Kìrios evasìlefsen, efprèpian
enedhìsato, enedhìsato
o Kìrios dhìnamin ke periezòsato.
Coro: Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs
ek nekròn, psàllondàs si:
Alliluia.
3) Lettore: Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo,
alalàxomen to Theò to
Sotìri imòn.
Coro: To fedhròn tis anastàseos kìrigma * ek tu anghèlu mathùse * e tu Kirìu mathìtrie, * ke tin progonikìn apòfasin aporrìpsase * tis Apostòlis kafchòmene èlegon: * Eskìlefte o thànatos, * ighèrthi Christòs o Theòs, * dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.
Tropari
Tono IV
To fedhròn tis anastàseos kìrigma * ek tu anghèlu mathùse * e tu Kirìu mathìtrie, * ke tin progonikìn apòfasin aporrìpsase * tis Apostòlis kafchòmene èlegon: * Eskìlefte o thànatos, * ighèrthi Christòs o Theòs, * dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.
Appreso dall’Angelo il lieto annunzio della Resurrezione e rigettata l’ereditaria condanna, le discepole del Signore esultanti dissero agli Apostoli: È stata sconfitta la morte, Cristo Dio è risorto, elargendo al mondo la grande misericordia.
(Tropario del Santo della Chiesa)
……… ……. ……..
Tropario del Santo del giorno
Tes tón dakrìo̱n sou roés, tís erímou tó ágonon egeórghisas, kiè tís ek váthus stenagmís, is ekatón toús pónus ekarpofóri̱sas, kiè gégonas fostír, tí Oikouméni lámpon tís thávmasin Ioánni Patír imón ósie, présveve Christó tó Theó, so̱thíne tás psichás imón.
Con lo scorrere delle tue lacrime, hai reso fertile la sterilità del deserto e con gemiti dal profondo hai fatto fruttare al centuplo le tue fatiche, e sei divenuto un astro che illumina e risplende su tutta la terra. Per i tuoi prodigi, o santo padre nostro Giovanni, intercedi presso Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.
Kontakion
Ti ipermàcho stratigò ta nikitìria, os litrothìsa ton dhinòn evcharistìria anagràfo si i Pòlis su, Theotòke. All’òs èchusa to kràtos aprosmàchiton, ek pandìon me kindhìnon elefthèroson, ìna kràzo si: Chère, Nìmfi anìmfevte.
A te che, qual condottiera, per me combattesti, innalzo l’inno della vittoria; a te porgo i dovuti ringraziamenti io che sono la tua città, o Madre di Dio. Tu, per la invincibile tua potenza, liberami da ogni sorta di pericoli, affinché possa a te gridare: salve, o sposa sempre vergine.
Apostolo (Ebrei 6,13-20)
Lettura dalla lettera di San Paolo agli Ebrei.
Fratelli, quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande incoraggiamento nell'afferrarci saldamente alla speranza che ci è posta davanti. In essa infatti noi abbiamo come un'àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nell'interno del velo del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek.
Vangelo (Marco 9,17-31)
In quel tempo uno della folla disse a Gesù: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più». E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
Megalinarion
Epì si chère, Kecharitomèni, pàsa i ktìsis, anghjèlon to sìstema, kje anthròpon to ghènos, ighiasmène naè, kje paràdise loghikè, parthenikòn kàfchima, ex is Theòs esàrkothi, kje pedìon ghègonen o pro eònon ipàrchon Theòs imòn; tin gar sin mìtran thrònon epìise, kje tin sin gastèra platitèran uranòn apirgàsato. Epì si chère, Kecharitomèni, pàsa i ktìsis, dhòxa si.
Kinonikon
Enìte ton Kirion ek ton uranòn;
enite aftòn en tis ipsìstis.
Alliluia
Enìte ton Kirion ek ton uranòn;
enite aftòn en tis ipsìstis.
Alliluia
Riceviamo dal nostro amico Gabriele e pubblichiamo
SS. MADRE DI DIO “ FIORE IMMARCESCIBILE
TOU AMARANTOU RODOU
SINASSI 3 APRILE
La miracolosa icona della S. Madre di Dio “ fiore immarcescibile” era venerata nel monastero di Alexeevskij..
La prima menzione dell'icona originale del monastero Alexeevskij si ha nel 1757, anche se molto probabilmente l'icona si trovava nel monastero già molto prima; oggi di questa se ne sono perdute le tracce.
Questo tipo iconografico nacque sul Monte Athos e risente di alcune influenze dell'arte sacra occidentale; la sua massima diffusione e rinomanza la si ha nel XIX° secolo. La composizione allegorica dell'immagine si basa sulle profezie e sugli archetipi veterotestamentari della Santa Vergine e sugli inni sacri a Lei dedicati. Generalmente nel centro dell'icona ci sono l'immagine della Madre di Dio e di Gesù Bambino vestiti in abiti regali, decorati in oro. Il tempio sullo sfondo è immagine delle "dimore del Re di tutti"; Gesù Bambino sta in piedi su una tavola davanti alla Madre segno della vicinanza della Vergine alla sede di Dio, Lei stessa che è "la sede del Re". Sulle icone più complete di questo tipo iconografico attorno alla Madre di Dio ed al Bambino si dipingono il sole e la luna, la stella, l'incensiere, la candela e altri oggetti che sono simboli di Maria. Lo scettro pieno di fiori nella mano della Madonna richiama il germoglio dal tronco di Iesse da Isaia 11. I rami fioriti e le fioriere piene di fiori sono legati al nome della icona "Fiore immarcescibile".
Questo tipo iconografico nacque sul Monte Athos e risente di alcune influenze dell'arte sacra occidentale; la sua massima diffusione e rinomanza la si ha nel XIX° secolo. La composizione allegorica dell'immagine si basa sulle profezie e sugli archetipi veterotestamentari della Santa Vergine e sugli inni sacri a Lei dedicati. Generalmente nel centro dell'icona ci sono l'immagine della Madre di Dio e di Gesù Bambino vestiti in abiti regali, decorati in oro. Il tempio sullo sfondo è immagine delle "dimore del Re di tutti"; Gesù Bambino sta in piedi su una tavola davanti alla Madre segno della vicinanza della Vergine alla sede di Dio, Lei stessa che è "la sede del Re". Sulle icone più complete di questo tipo iconografico attorno alla Madre di Dio ed al Bambino si dipingono il sole e la luna, la stella, l'incensiere, la candela e altri oggetti che sono simboli di Maria. Lo scettro pieno di fiori nella mano della Madonna richiama il germoglio dal tronco di Iesse da Isaia 11. I rami fioriti e le fioriere piene di fiori sono legati al nome della icona "Fiore immarcescibile".
INNO ACATISTOS ALLA SANTA MADRE DI DIO FIORE IMMARCESCIBILE
(TOU AMARANTOU RODOU)
Kontakion 1
Madre di Dio, Vergine benedetta, prostrati davanti alla tua santa icona noi ti rivolgiamo un cantico di lode, presentando le nostre angosce, le nostre tristezze e le nostre lacrime a te che sei così vicina alle pene da noi provate sulla terra; accogli i nostri sospiri e, correndo in nostro soccorso, liberaci dalle ansie. Senza sosta e di tutto cuore noi difatti a te cantiamo: Alleluja.
Ikos 1
Come benedizione divina e dono del cielo, o Madre di Dio, tu sei stata mandata ai tuoi santi genitori Gioacchino e Anna, che se ne sono molto rallegrati. Tu hai poi lasciato il loro grembo, o Vergine da Dio scelta, e come fiamma inestinguibile della fede e turibolo spandente soave profumo, umilmente ti sei recata nell’atrio del Signore, dove la potenza dell’Altissimo, innalzandoti fino all’ingresso nel Tempio, ti fece entrare nel Santo dei santi e ti rivelò tutti i misteri del Cielo. Vergine compassionevole, divina Madre, fai salire anche la nostra preghiera verso tuo Figlio e nostro Dio, affinché possiamo a te così inneggiare:
Gioisci, inaccessibile purezza, ineffabile consolazione.
Gioisci, per la tua umiltà il Signore ti ha esaltata.
Giosci, strumento scelto dal nostro Dio.
Gioisci, tu che ci proteggi con ardore.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, per la tua umiltà il Signore ti ha esaltata.
Giosci, strumento scelto dal nostro Dio.
Gioisci, tu che ci proteggi con ardore.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 2
Siamo sollecitati da pensieri di peccato, trascinati da vergognose azioni, il nostro cuore si gela, i nostri occhi sono appesantiti e sul punto di chiudersi; ma tu, o Vergine santa, immarcescibile Fiore, annaffiaci con la tua mattinale rugiada, riscaldaci al sole della misericordia e dell’amore; o nostra Signora, sollevaci dalla terrestre polvere per condurci verso il Signore, così da poter offrirgli questa umile supplica e cantargli: Alleluja.
Ikos 2
L’Arcangelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea per recarti, o Vergine purissima, il santo annuncio, dicendo:
Gioisci, Piena di grazia, il Signore è con te! Noi invece, peccatori, alla vista di tale meraviglia, nella tenerezza del nostro cuore a te inneggiamo;
Gioisci, tu hai trovato grazia presso il Signore che ti ha elevata al di sopra degli Angeli e dei Santi.
Gioisci, tu che hai messo al mondo il Figlio erede del trono di Davide.
Gioisci, tu che hai acceso nelle nostre tenebre la luce che non tramonta.
Gioisci, tu che hai aperto a noi le porte dell’eterna felicità.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, tu che hai messo al mondo il Figlio erede del trono di Davide.
Gioisci, tu che hai acceso nelle nostre tenebre la luce che non tramonta.
Gioisci, tu che hai aperto a noi le porte dell’eterna felicità.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 3
Siamo piegati sotto l’afflizione, trascorrendo nella tristezza e nella vanità i giorni della nostra vita; ma tu, o Vergine benedetta, fai risplendere le nostre anime della tua umiltà, così da poter chinare il capo ed esclamare: ‘Ecco i servi del Signore, sia fatto a noi secondo il suo volere!’. Per te, o immarcescibile Fiore, e per il Figlio nato da te noi non tralasciamo di cantare: Alleluja.
Ikos 3
In quei giorni, o Maria, tu ti sei recata in una contrada di Giuda e hai salutato con un abbraccio la tua cugina Elisabetta, che fu ricolma di Spirito Santo e disse ad alta voce: "Come è che viene da me la Madre del mio Signore?". O Vergine purissima, visita anche noi che siamo deboli e indigenti e fai salire il nostro gemito come fumo d’incenso fino al trono del Dio potentissimo, così che con tutto il cuore e in azione di grazia possiamo a te esclamare:
Gioisci, perché sull’umiltà della sua serva si è chinato il Signore.
Gioisci, perché benedetta ti dicono tutte le generazioni.
Gioisci, perché l’Onnipotente ha operato meraviglie per te.
Gioisci, fonte di vita e di immortalità.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, perché benedetta ti dicono tutte le generazioni.
Gioisci, perché l’Onnipotente ha operato meraviglie per te.
Gioisci, fonte di vita e di immortalità.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 4
In questa nostra valle di lacrime visitaci, tu immarcescibile Fiore così bello e profumato; prega tuo Figlio di liberarci dalla collera e dai pianti, da ogni dolore e malore; faccia egli scendere la pace nei nostri cuori, conceda ciò che chiediamo, ci copra con la sua inesauribile misericordia. Nell’attesa del tuo onnipotente soccorso, noi con tutta l’anima magnifichiamo il Signore e a lui cantiamo: Alleluja.
Ikos 4
I pastori che vigilavano di notte ricevettero dall’Angelo del Signore con grande gioia l’annuncio della nascita di Cristo nella città di Davide, adagiato in un presepe e in fasce. O Madre purissima che hai messo al mondo il tuo Figlio primogenito, accogli da noi le seguenti lodi:
Gioisci, vergine Madre di Dio, per mezzo della quale è sorta la luce che non tramonta.
Gioisci, stella che ci indichi nelle tenebre la via.
Gioisci, tu porti alle nostre anime uno spirito rinnovato.
Gioisci, sicuro rifugio nell’afflizione e pronto soccorso.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, stella che ci indichi nelle tenebre la via.
Gioisci, tu porti alle nostre anime uno spirito rinnovato.
Gioisci, sicuro rifugio nell’afflizione e pronto soccorso.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 5
Ecco procedere il sacrificio mistico, il Re dell’universo; anche gli Angeli cantano dal Cielo: "Gloria a Dio nell’alto, gloria a Dio!". Ecco procedere il grande divino mistero! Quanto a noi, suoi indegni servitori, noi deponiamo ogni preoccupazione mondana e, con timore e gioia, come i pastori ed i Magi, ci chiniamo davanti a te, o Madre di Dio, e senza posa al tuo divin Figlio cantiamo: Alleluja.
Ikos 5
Ecco Simeone che, sospinto dallo Spirito, si introduce nel Tempio e accoglie tra le braccia il bambino Gesù; egli benedisse il Signore chiedendo di lasciarlo andare – lui, il suo servo – in pace. Quanto a te, una spada trafisse l’anima, o Vergine Maria, aprendo di molti il cuore ed i pensieri; quanto a noi, da te salvati, a te inneggiamo:
Gioisci, Madre benedetta che hai mutato la tristezza in grande gioia.
Gioisci, divina Madre che hai provato grande gioia e immensa pena per tuo Figlio.
Gioisci, speranza e consolazione di tutti gli afflitti.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, divina Madre che hai provato grande gioia e immensa pena per tuo Figlio.
Gioisci, speranza e consolazione di tutti gli afflitti.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 6
Una frenetica tempesta agita l’oceano di questa vita, ed è sul punto di inghiottirci nei suoi abissi, tanto da offuscare la nostra gioia; ma tu, o buona Madre, dolce e compassionevole, prega il tuo Figlio, nel mezzo delle nostre tristezze, di venire in soccorso degli orfani e di noi afflitti . Rendici degni con Simeone il Teoforo di cantare con gioia: ‘Adesso, o Signore, lascia partire il tuo servo’. Vieni in nostro aiuto, o tu immarcescibile Fiore; non abbandonarci, ma salva quanti a Dio cantano: Alleluja.
Ikos 6
Il fanciullo cresceva e si fortificava in grazia e spirito, e tu, sua Madre, custodivi in cuore ogni parola che lo riguardava. Afflitta e dolente, tu lo hai cercato fra gli amici, i parenti, i conoscenti; poi con immensa gioia lo hai trovato nel Tempio, seduto in mezzo ai dottori stupiti per il suo divino sapere. O immacolata dolcezza, soave bontà che riscalda il cuore del mondo intero, presta orecchio a questi nostri elogi:
Gioisci, tu che hai fatto crescere il tuo bambino con amore.
Gioisci, inconcusso baluardo dei bambini e dei piccoli.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, inconcusso baluardo dei bambini e dei piccoli.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 7
"Figlio, perché hai fatto questo a noi?" – hai chiesto a Gesù, stupita di vederlo seduto fra i saggi e sapienti. O divino sapiente, o divino rivelatore, era per te indispensabile stare alle cose di tuo Padre celeste. Buona Madre, vieni anche tu presso i tuoi figli, coprici col lembo del tuo velo profumato, illumina i nostri figli e le nostre figlie con la luce del sapere, fortifica il loro corpo e la loro anima, conservali nella sottomissione ai loro genitori, fa’ che crescano per la gloria di Dio e il bene della loro patria . Fiore immarcescibile, è con grande fede e inalterata speranza che noi ci prosterniamo ai tuoi piedi e senza mai cessare cantiamo a Dio: Alleluja.
Ikos 7
Tu intercedi con calore in nostro favore, ed è per la tua parola alle Nozze di Cana in Galilea che tuo Figlio e Dio operò il suo primo miracolo. Divina Madre, chiedi a tuo Figlio ancora presente in mezzo a noi di operare un altro miracolo: di cambiare i nostri giorni di afflizione, lacrime e oppressione nella gioia della novità di vita, così da eliminare dai nostri cuori il male. Tu, inaccessibile purezza, misericordia ineffabile, porgi l’orecchio alla nostra preghiera e concedi a noi di cantarti così:
Gioisci, splendida luce dell’amore e del perdono.
Gioisci, perché la parola di tuo Figlio opera il miracolo che dona agli uomini la gioia.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, perché la parola di tuo Figlio opera il miracolo che dona agli uomini la gioia.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 8
Non c’è più amore, la verità è scomparsa, il nemico ha seminato nei cuori la menzogna, l’odio, la collera, l’invidia. O Dio di misericordia, chi ha infestato la tua ammirabile messe, chi ha seminato tra il grano l’erbaccia? La tua collera è giusta; contro il tronco è già pronta l’ascia; ma ecco che la tua Madre si china ai tuoi piedi come calda avvocata del mondo intero. O forza dell’amore, o soavità del cuore! Allontana da noi la collera del nostro Dio, benedici quanti ci odiano, dona ai nostri nemici il perdono, attenua il loro furore, fai splendere in loro il luminoso amore di Cristo. Fiore soave, abbi pietà di noi che siamo come vasi vuoti e riempili con la pura gioia del rinnovamento spirituale, così da non cessare, in azione di grazia, di cantare: Alleluja.
Ikos 8
O divino Maestro ovunque presente, nel Cielo e quaggiù, che guarisci i malati e riempi del tuo amore tutto quanto il mondo; o dolce vittima, eccoti appeso e inchiodato alla Croce in mezzo ai malfattori; la marmaglia ti prende in giro, assieme ai prìncipi del popolo ed ai soldati. E tu, Madre afflitta, chini il capo sotto la Croce e una spada trafigge il tuo cuore materno. Quanto a noi, meditando sui dolori di tuo Figlio, ti rivolgiamo questi saluti:
Gioisci, dolce Vergine, la tua pena sarà cambiata in gioia, e la tua gioia non ti sarà tolta.
Gioisci, alla vista del Figlio umiliato, tu hai capito che i suoi dolori erano destinati alla gloria.
Gioiscii, perché tu sarai chiamata Regina del mondo e sederai alla destra di Gesù tuo Figlio.
Gioisci, divina Madre, celeste immagine della purezza e della bontà.
Rallegrati, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, alla vista del Figlio umiliato, tu hai capito che i suoi dolori erano destinati alla gloria.
Gioiscii, perché tu sarai chiamata Regina del mondo e sederai alla destra di Gesù tuo Figlio.
Gioisci, divina Madre, celeste immagine della purezza e della bontà.
Rallegrati, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 9
Vedendo la condanna a morte di Cristo, appeso alla Croce come un malfattore, noi gridiamo: Abbi pietà di noi peccatori, tu che per noi e per le nostre colpe soffri questo terribile castigo! Madre dei dolori, non distogliere da noi il tuo volto, purifica i nostri cuori per poter, in fervore di spirito, come ceri di pentimento bruciare davanti alla Croce del tuo divin Figlio, pregandolo senza sosta:
Ricordati di noi, Signore, nel tuo regno! E tu, o Madre, per i tuoi dolori rendici degni di cantare a Dio: Alleluja.
Ikos 9
"Tutto è consumato: Padre io depongo il mio spirito tra le tue mani!" . O Madre addolorata, tu sentivi la terra tremare di tristezza, il tuo cuore spezzarsi, il velo del Tempio spaccarsi. Tu vedevi le tenebre coprire la terra e il popolo come tramortito che diceva: "Veramente quest’uomo è Figlio di Dio!". Quanto a noi, ammirando tale prodigio, a te ci rivolgiamo con gioia:
Gioisci, sacrario del mistero più profondo.
Gioisci, dispensatrice della grazia di Dio.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, dispensatrice della grazia di Dio.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 10
Faccia silenzio ogni carne umana, si trattenga con timore e tremore: ecco che per i peccati del mondo è offerto il sacrificio più grande; deponiamo ogni vano pensiero terrestre e con un cuore puro prostriamoci davanti al trono del Re della gloria, inneggiando senza sosta: ‘Santo, santo, santo sei tu, Signore Sabaoth!’. E tu, o Madre della nostra salvezza, all’eterna beatitudine fai partecipare anche noi, mentre cantiamo a Dio: Alleluja.
Ikos 10
Il primo giorno della settimana, di gran mattino, le donne vennero al sepolcro portando aromi; la pietra era rotolata e il corpo del Signore non si trovava. "Donne, non abbiate paura, non cercate il Vivente fra i morti, perché Cristo è risuscitato, come aveva promesso". E tu, o nostra Signora, hai dato al mondo di poter a te così inneggiare:
Gioisci, perché il tuo Figlio è risuscitato dal sepolcro il terzo giorno.
Gioisci, perché la terra esulta e nei Cieli gli Angeli cantano il Cristo risuscitato dai morti.
Gioisci i, perché per te le catene eterne sono state spezzate.
Gioisci, perché dalle tenebre eterne noi siamo stati liberati per le tue preghiere e il tuo amore.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, perché la terra esulta e nei Cieli gli Angeli cantano il Cristo risuscitato dai morti.
Gioisci i, perché per te le catene eterne sono state spezzate.
Gioisci, perché dalle tenebre eterne noi siamo stati liberati per le tue preghiere e il tuo amore.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 11
O Gerusalemme, tu che uccidi i profeti, Gerusalemme, ecco perdonati da Dio i tuoi gravi misfatti, e sul mondo intero splende il Sole senza declino. O Vergine immacolata, purifica le nostre anime e coprici dell’abito nuziale, così che con gioia noi possiamo entrare nella splendida camera nuziale di Cristo, cantando: Alleluja.
Ikos 11
Quando venne l’ora della tua ascesa presso Dio, o divina Madre, un Angelo del Signore venne di nuovo a stare davanti a te, splendente di luce; allora tu hai accolto il volere divino con gioia e umiltà, e con dolcezza sei andata verso il tuo divin Figlio. Tu che non tralasci di intercedere per noi, nella tua misericordia permetti anche a noi di uscire in pace e senza dolore da questa valle di lacrime e afflizione, così da poterti rivolgere queste salutazioni :
Gioisci, celeste Regina salita nei Cieli.
Gioisci, tu che nella tua Assunzione al Cielo non ci hai abbandonati.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Gioisci, tu che nella tua Assunzione al Cielo non ci hai abbandonati.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 12
O tremendo destino della nostra ultima ora! Il nostro cuore e tutte le nostre membra tremano a questo pensiero. Come lasceremo i nostri vicini e quanti ci sono cari? Come andremo in solitudine verso la nuova vita? Come staremo davanti al terribile tribunale del nostro Dio e Creatore? Tu, o nostra consolatrice, nostro buon soccorso, vieni in nostro aiuto in quel giorno, poggia sulla nostra fronte la tua materna mano per addolcire la nostra pena e sollevare la nostra anima dall’afflizione. Placa l’angoscia della separazione e risplenda davanti ai nostri occhi la luce dell’eterna verità. O Madre purissima, in te noi speriamo e a te lo chiediamo, a Dio cantando: Alleluja.
Ikos 12
Anima mia, cosa stai per rispondere al Signore quando verrà per giudicare la terra con severità ? Da una parte all’altra della terra la tromba dell’Arcangelo suonerà per radunare tutte le Nazioni, e in tutta la sua gloria il Figlio dell’uomo verrà; e la moltitudine delle nostre colpe coprirà il Cielo.
O compassionevole Madre di Dio, solo in te in quel giorno noi potremo sperare: sii nostra forza e sostegno; davanti alla tua santa icona noi ci prostriamo a terra, gridando con speranza e ardente fede:
Gioisci, baluardo e protezione del mondo intero.
Gioisci, nostro soccorso di fronte al tribunale di tuo Figlio.
Gioisci i, celeste Regina, divina Madre del Signore della terra e del Cielo.
Gioisci, nostro soccorso di fronte al tribunale di tuo Figlio.
Gioisci i, celeste Regina, divina Madre del Signore della terra e del Cielo.
Gioisci, Madre di Dio, immarcescibile Fiore.
Kontakion 13
Immarcescibile Fiore, santa Vergine Maria, tu che hai messo al mondo il Verbo più santo di tutti i santi, accogliendo l’offerta della nostra preghiera, liberaci da ogni pericolo e rendi degni del regno dei cieli noi che a Dio cantiamo: Alleluja.
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